“Oggi le donne in Italia hanno molti diritti anche legali, ma c’è voluto il ’68, il femminismo… non sono mica venuti dal cielo… c’è stata una battaglia durata tanto tempo”.
Con due battute Dacia Maraini inquadra una situazione complessa richiamando una storia che non può e non deve essere dimenticata.
Oggi la scrittrice è stata l’ospite speciale del nono Festival Filosofico del Sannio, organizzato dall’Associazione culturale filosofica “Stregati da Sophia” a Benevento.
“Donne e libertà: una rivoluzione ancora incompiuta” il tema della lectio magistralis, in programma per gli studenti al Teatro San Marco, nella giornata internazionale dedicata ai diritti delle donne.
“Sono tutti buoni a rivendicare la libertà (ndr tema dell’appuntamento di questa edizione), ma la libertà, e la conquista di alcuni diritti, mette in discussione e in crisi alcuni privilegi e quando accade, molti uomini non sono d’accordo. Molti non capiscono e spesso è da questo che nasce il femminicidio: non si vuole accettare l’autonomia e l’indipendenza delle donne. Il percorso è ancora lungo perché resiste ancora una cultura patriarcale”.
Un quadro attuale fatto di grandi progressi ma anche di sacche di resistenza ancora difficili da vincere. Ma basta guardare più lontano e la condizione femminile si fa molto più complessa. “In questo momento, in Italia, simbolicamente ci sono donne che per la prima volta sono arrivate a posti di grande rappresentanza – prosegue Maraini – ma il mondo è diventato piccolo e sapere che in Iran ci sono donne che si stanno battendo a rischio della vita semplicemente per diritti essenziali, credo che ci riguardi molto e non possiamo far finta di niente”.
E dunque all’appuntamento introdotto dalla professoressa Carmela D’Aronzo, Presidente Associazione culturale filosofica “Stregati da Sophia” i saluti delle rappresentanti istituzionali Antonella Tartaglia Polcini, assessora alla Cultura del Comune di Benevento e Maria Carmela Serluca, assessora all’Istruzione del Comune di Benevento, poi un dialogo fitto in cui la scrittrice, stimolata dalle domande di Aglaia McClintock, docente del diritto romano e dei diritti dell’Antichità dell’Università del Sannio e del giornalista e scrittore Eugenio Murrali ha raccontato al pubblico quella storia che non si può e non si deve dimenticare.
Una necessaria presa di coscienza di quel difficile percorso delle donne per la conquista dei propri diritti: dalla settecentesca Dichiarazione dei diritti delle donne e della cittadina di Olympe de Gouge alle battaglie del Novecento fino alle ferite aperte che oggi riguardano le donne iraniane.
Fonte: https://www.ottopagine.it/bn/attualita/319048/donne-e-liberta-maraini-guai-a-toccare-i-privilegi-di-alcuni-uomini.shtml