gazzettabenevento.it – Il noto cantautore Tommaso Paradiso ha consigliato ai giovani studenti di rispettare i genitori e di ascoltare gli insegnanti

Io prenderei a mazzate quelli che spesso si vedono nei filmati, magari postati da loro stessi, quando aggrediscono gli insegnanti. Il bullismo non deve esser praticato ne’ in classe e ne’ fuori di essa. La sensibilita’ passa attraverso lo studio e la conoscenza per questo l’invito e’ a studiare, piu’ che potete e’ stata la consegna del Festival Filosofico che il prossimo anno trattera’ il tema: “Linguaggio”

Il cantautore Tommaso Paradiso è stato l’ultimo ospite del corposo cartellone che ha caratterizzato anche quest’anno il Festival Filosofico organizzato dall’Associazione Culturale Filosofica “Stregati da Sophia”, presieduta da Carmela D’Aronzo e che il prossimo anno si appresta a festeggiare, sul tema: “Linguaggio”, la sua decima edizione.
Il tema trattato in questa edizione è stato “Libertà” e su questa parola, così piena di significato, si è svolto il dibattito tra Paradiso, D’Aronzo e Riccardo Chiaradonna, professore ordinario di Istituzioni di Storia della filosofia antica e medievale all’Università Roma Tre.
Il tema trattato nello specifico è stato: “Filosofia, musica e libertà di pensiero”.
L’avvio della manifestazione è stato caratterizzato dal richiesto intervento al sindaco Clemente Mastella che non ha mancato di celebrare il suo passato ed ha rappresentato a Paradiso, per fargli notare le cose che li accomunano, che anche lui, come il cantautore, è laureato in Filosofia e che ha cantato ed addirittura a Sanremo, al dopo Festival e lo ha fatto con Umberto Bossi, all’epoca leader indiscusso della Lega Nord.
Chiuso il sempre simpatico siparietto messo in scena da Mastella, D’Aronzo ha ricordato che parte della nostra libertà l’abbiamo persa nel rispetto delle norme stringenti legate alla pandemia ed ora con la guerra in Ucraina.
D’Aronzo ha anche ricordato una frase di Cicerone che cita: Siamo schiavi delle leggi per poter essere liberi, questo per affermare che la libertà ha un costo.
Con Tommaso Paradiso e Riccardo Chiaradonna, Carmen D’Aronzo ha intavolato il tema del rapporto tra filosofia e musica nel contesto della libertà.
Il cantautore ha risposto dicendo che egli era maggiormente sollecitato nel suo intimo ai tempi del liceo e dell’università.
Oggi viviamo delle autostrade umane con la filosofia del linguaggio.
Chiaradonna ha sottolineato invece come la partecipazione, anche fisica, sia fondamentale soprattutto in filosofia.
Musica e filosofia sono nate insieme e sono considerate gemelle ma la musica riesce lì dove la filosofia non ce la fa e deve fermarsi.
Tommaso Paradiso, nel riprendere la parola, ha detto che i primi anni della sua carriera sono stati certamente difficili ma anche straordinariamente belli ed ho trovato in essi l’ispirazione per scrivere canzoni.
Ma ci è voluto del tempo.
Oggi i giovani cantanti arrivano molto prima sul proscenio a differenza delle generazioni precedenti e questa è una cosa bella.
Poi Paradiso ha ammonito i giovani tra gli applausi del teatro: La vita è certamente più difficile e diversa rispetto a quella del tutto e subito che ci viene propinata dai social.
Tutto sembra arrivare in fretta, basta un balletto del caz…
Poi l’artista ha confessato di essere molto attratto dall’astrofisica e dall’ansia di non deludere le persone che vengono ai suoi concerti per ascoltarlo.
D’Aronzo ha chiesto al cantante se avesse ricevuto dei vincoli, magari dalla casa discografica, rispetto al testo delle sue canzoni.
Dei vincoli forse sulle espressioni ma non certamente sul pensiero, che non è catturabile e che non può avere barriere altrimenti sarebbe la morte del cantautore, ha risposto Paradiso.
L’artista ha anche fatto l’esperienza della regia ed è stato completamente diverso perché lì c’è bisogno di molto più ragionamento.
Poi, a conclusione del suo intervento, rivolgendosi direttamente ai tanti giovani presenti in sala, ha consigliato loro di rispettare i genitori e di ascoltare gli insegnanti.
Io prenderei a mazzate quei giovani che spesso si vedono nei filmati e che magari postano loro stessi nell’atto dell’aggressione agli insegnanti.
Il bullismo non deve esser praticato, né in classe e né fuori di essa.
Vi ritornerà positivamente nella vita il rispetto che riuscirete a dare a chi vi sta intorno.
Poi un monito: La sensibilità passa attraverso lo studio e la conoscenza per questo l’invito è a studiare, più che potete.
Subito dopo l’uscita dal teatro di Paradiso, attorniato e frenato da un gruppo di giovani fan (nella foto di apertura), si è passati alle premiazioni del concorso “Io filosofo”.
Questi i premi e le borse di studio assegnate.
Primi classificati pari merito, Maria Catilino, classe V sez. A, Istituto Onnicomprensivo “Francesco De Sanctis”, Cervinara. Borsa di studio di 300 euro offerta in memoria di Diodoro Cocca; Giovanni Marino, classe V sez. A “De’ Liguori” Sant’Agata dei Goti. Borsa di studio di 300 euro offerta dall’Università degli Studi del Sannio; Marta Romolo, classe II sez. F, Liceo classico “Pietro Giannone”. Borsa di studio di 300 euro offerta dall’Associazione culturale filosofica “Stregati da Sophia”; Ilaria Serapide, classe V sez. Bl – Liceo “Guacci”. Borsa di studio di 300 euro offerta dall’Offtec Progetti; Carmen Maria Pia Nista, classe II sez. D – Liceo Classico “Giannone”. Borsa di studio di 300 euro offerta dall’Ance; Rita Macolino, classe I sez. A – Liceo Classico “Giannone”. Borsa di studio di 300 euro offerta da Tyche Digital Technology.
Seconda classificata: Fulgida Frattolillo, classe II sez. D Liceo Classico “Giannone”. Borsa di studio di 200 euro offerta dall’Università degli Studi del Sannio.
Terzo classificato Vittorio Caiola, classe III sez. G, Liceo Scientifico “Gaetano Rummo”. Borsa di studio di 100 euro offerta dall’Università degli Studi del Sannio.
Questi poi i ragazzi i cui temi sono risultati significativi e che hanno ricevuto in dono dei libri, offerti dall’Associazione culturale filosofica “Stregati da Sophia”: Giovanna Corda, classe II sez. F – Liceo Classico “Giannone”; Davide Mercurio, classe III sez. E, Liceo scientifico “Rummo”; Anna Rita De Rosa, classe IV sez. Bsu “Liceo Guacci”; Tommasina Iadevaia, classe V sez. A  “De Liguori” Sant’Agata de’ Goti; Alessia Luongo, classe V – sez. A – Liceo Scientifico “Galilei-Vetrone”; Chiara Pignone, classe IV – sez. A – Liceo Classico “Virgilio”.
Ultimata la fase delle premiazioni sul palco sono giunti due ballerini della scuola di danza di Carmen Castiello, Mirko Melandri ed Ilaria Parrella.
Hanno interpretato con riconosciuta professionalità, la parte finale del “Gran Ballo Excelsior” su musica di Romualdo Marenco che andò in scena al Teatro alla Scala nel 1911.
E’ un balletto che in pratica mette insieme tutte le culture, ci ha detto Carmen Castiello, proponendo la stessa campana culturale, le stesse idee e cioè il desiderio di libertà e di giustizia e fu realizzato quando venne inventata la corrente elettrica da parte di Alessandro Volta.
In quel momento la vita mutò radicalmente e quindi venne creato questo gran ballo proprio per omaggiare questa invenzione che cambiò la vita degli esseri umani certificando la fine dell’oscurantismo.
Ho scelto questo pezzo, ha concluso Castiello, perché c’è questa solennità richiesta proprio dal tema del festival che è “Libertà”.

Fonte: http://www.gazzettabenevento.it/Sito2009/dettagliocomunicato2.php?Id=156808

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