Giovedi 14 Marzo 2024, alle ore 15,00 si terrà presso Teatro Comunale Vittorio Emmanuele il quarto appuntamento del 10° Festival Filosofico del Sannio, organizzato dall’Associazione culturale filosofica “Stregati da Sophia”. La lectio Magistralis saranno affidate: al prof. Salvatore Natoli e al prof. Paolo Amodio.
Il prof. Salvatore Natoli svilupperà il tema “Parola e inganno.Riflessioni sul linguaggio nell’età dei media”.
Privilegio dell’uomo sulla terra è dare un nome alle cose. La parola è, dunque potenza ed è comunità. Infatti, il linguaggio non è mai privato, ma è dato agli uomini per intendersi: dire quel che si pensa – sincerità – ed insieme adeguare le parole alla realtà – verità. Ma, la parola che pur dovrebbe essere veicolo di verità può realizzare il suo contrario: ingannare. Onde evitare l’inganno è, allora, necessario potere esercitare un “controllo di verità”. Cosa più semplice in società semplici, più complessa il quelle complesse e in specie quella dei media.
Salvatore Natoli è stato a lungo professore di Filosofia teoretica presso l’Università di Milano-Bicocca. Attento alla ricostruzione delle linee fondamentali del progetto moderno, ha rivolto la sua attenzione al senso del divino nell’epoca della tecnica e alla possibilità di un’etica che sappia confrontarsi con il rapporto tra felicità e virtù e con gli aspetti della corporeità e del sacro, sottovalutati dal razionalismo classico. Ha indagato l’esperienza del dolore, dedicando studi anche alla teoria dell’azione e alle forme del fare. Tra le sue opere recenti: L’edificazione di sé. Istruzioni sulla vita interiore (Roma-Bari 2010); I comandamenti. Non ti farai né idolo né immagine (con P. Sequeri, Bologna 2011); Le verità del corpo (Milano 2012); Le inquietudini della fede (Venezia 2014); I nodi della vita (Brescia 2015); Il rischio di fidarsi (Bologna 2016); Scene della verità (Brescia 2018); L’animo degli offesi e il contagio del male (Milano 2018); Il fine della politica. Dalla «teologia del regno» al «governo della contingenza» (Torino 2019); Uomo tragico, uomo biblico. Alle origini dell’antropologia occidentale (Brescia 2019); L’uomo dei dolori (Bologna 2020).
Il prof. Paolo Amodio tratterà il tema “Linguaggio e allegoria .L’altrimenti detto di Emmanuel Levinas!”
Fedele al senso più intimo della tradizione ebraica, Lévinas individua l’identità del giudaismo e del popolo ebraico sul senso e non sull’esistenza. Tale distinzione, che richiama una precedenza (nello stesso senso in cui in Totalité et infini si dichiara, fondando l’intero discorso, che la metafisica precede l’ontologia), proprio nel momento in cui si rivela paradossale allo sguardo filosofico tradizionale, assume un valore assoluto. Se l’etica precede l’ontologia, l’etica è fuori dal logos. Il logos dispone e dunque impone il linguaggio come Detto. In Lévinas è il Dire che è portatore di senso, Dire an-archico, primordiale, espressione di un dire-altrimenti, testimonianza dell’Altro, Alterità. Al cospetto della guerra, come sfondo dell’essere imposta dal Logos-linguaggio e intelligibilità, l’etica può Dire solo come allegoria, dire-altrimenti e altrimenti-detto, che ricaricano di senso le categorie della filosofia, ora testimonianza e pace.
Paolo Amodio è professore ordinario di Filosofia Morale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Federico II di Napoli – Dipartimento di Filosofia “A. Aliotta”, dove peraltro ricopre anche l’insegnamento di Etica e Religione. La sua più che ventennale attività di ricerca, come testimoniano i suoi numerosi lavori, si è concentrata su diversi filoni: il pensiero filosofico ed etico-politico nella Napoli del Settecento nei suoi rapporti con il mondo intellettuale europeo; la storia del libertinismo, esplorata fondamentalmente nelle sue implicazioni antropologico-filosofiche; le conseguenze etico-politiche determinate dall’evento Auschwitz sulla filosofia del secondo Novecento; il nuovo pensiero ebraico nei suoi rapporti con la tradizione e le nuove prospettive etico-filosofiche; l’antropologia filosofica tra etica, scienza e filosofia; la bioetica, come questione epistemologica. Ha fondato e dirige la rivista «S&F_scienzaefilosofia.it» Dirige le Collane “Cultura filosofica e Scienze Umane”, “Perimetri. Collana di strumenti per le scienze umane e sociali”. Ricopre molte incarichi all’interno di organizzazioni culturali , infatti, è membro: del Comitato di redazione della rivista «Logos»; del Consiglio Direttivo della rivista «Archivio di storia della cultura»; del Comitato Scientifico della collana “Postumani”, Editore Mimesis, Milano; del Comitato Scientifico della collana “Filosofia/Scienza”, Editore Mimesis, Milano; del C.I.R.B. (Centro Interuniversitario di Ricerca Bioetica – Università degli Studi di Napoli Federico II, Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – Sez. S. Tommaso, Seconda Università degli Studi di Napoli; del C.E.S.A. (Comitato etico-scientifico per la sperimentazione animale) dell’ Università degli Studi di Napoli Federico II. Nel 2006 ha ottenuto la menzione speciale della Giuria del Premio Internazionale “Salvatore Valitutti” per il volume: Luoghi del bonheur. Elementi per un’antropologia tra libertinismi e mondo dei lumi, Napoli, Giannini Editore, 2005.